Giorno_per_Giorno

Mario seduti sul sassoDisegno a matita su cartoncino – anni ’60 – Influenze stilistiche: Cezanne, Picasso

Una linea può definire una forma, creare una struttura, , tracciare contorni, creare variazioni di chiaroscuro e può indirizzare l’occhio da una parte di lavoro ad un’altra. Questo è ciò che qui accade: veloci linee espressive catturano le forme di base e le proporzioni , l’emozione e l’essenza di un soggetto senza metterne a fuoco i dettagli, l’uso del chiaroscuro ottenuto da un fitto e viscerale uso del tratteggio, esprime due figure che si compenetrano e si risolvono in un unico blocco plastico,

si privilegia l’essenziale rispetto al superfluo, l’emozione e l’essenza di un soggetto. Assenza di colore e trame di grigio creano la sintesi di una realtà che ritrae un’umanità sopraffatta, disperata, che sembra non avere neanche il diritto di stare al mondo. L’artista da voce ad una sofferenza che chiede di essere ascoltata. (Palma Aceto)


 

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Una foto della fine degli anni ’60 da una mostra collettiva a Formia in Piazza della Vittoria, in cui Mario viene ritratto vicino al pannello con i suoi quadri. Tra questi si riconosce anche quello delle due figure sedute sul sasso riprodotto qui sopra. In quel periodo Mario non aveva ancora sviluppato la tecnica di disegno a china tipica della sua fase matura e che è già ben evidente in opere degli inizi degli anni ’70.

Pregherei chi è in possesso dell’originale di questa foto di farmene avere una riproduzione di buona definizione. Grazie, Marco

 

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