Mario Piccolino

MARIO FIORI

SU SEGNALAZIONE DI PATRIZIA MENANNO, RIPRENDIAMO DAL SITO DI DUEPUNTOZERO UN ARTICOLO DI ANTONIA DE FRANCESCO SUL PERCORSO DEDICATO A MARIO NELLA NOTTE DELLA LEGALITA’ ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

CHI VOLESSE LEGGERE L’ARTICOLO DAL SITO ORIGINALE E’ PREGATO DI CLICCARE SUL LINK SEGUENTE:

http://www.duepuntozeronews.it/news/cronaca/formia-notte-della-legalita-dellanm-a-roma-per-alcuni-studenti-ce-il-percorso-mario-piccolino/

 

#formia / “Notte della legalità” dell’ANM a Roma: per alcuni studenti c’è il percorso “Mario Piccolino”

da Antonia De Francesco

Giunta alla sua seconda edizione la “Notte bianca della legalità” a Roma, organizzata  dall’Associazione Nazionale Magistrati di Roma e del Lazio, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio e l’Ordine degli Avvocati di Roma, con il patrocinio della Rai, con la collaborazione delle forze dell’ordine, boy scout e tanti ospiti, quest’anno, ha ospitato diversi percorsi tra i quali uno denominato, e pertanto dedicato, all’indimenticabile avvocato e blogger di Formia, Mario Piccolino. A lui, assassinato lo scorso 29 maggio sulla soglia del suo appartamento in una delle trasverse di via della Conca, è andato il pensiero scegliendo la definizione del viaggio tematico “Percorso 10 Mario Piccolino – Da Gomorra a Suburra: eroi o delinquenti?”, per uno dei 27 previsti. 

Così le porte del Tribunale civile di Roma, con le sue aule e corridoi, si sono aperte ai passi di circa 1422 studenti provenienti, con circa 228 docenti accompagnatori, da tutto il Lazio:  43 scuole di Roma, di cui 2 paritarie, 8 di Latina e provincia, 3 di Viterbo e provincia, 1 da Rieti e provincia. Cinquantaquattro di loro si sono ritrovati al cospetto del nome dell’Avvocato e Blogger caduto vittima del reo-confesso Mario Rossi che l’ha freddato con un solo colpo in piena fronte, spegnendo per sempre una delle voci più libere e partigiane pensabili, nonchè una sconfinata oasi di conoscenze.

I ragazzi hanno affrontato temi molto importanti, tra cui la droga, il bullismo, l’illegalita’ nello sport e il cyber bullismo, guidati dai propri docenti, nonchè da 4 avvocati e da 4 magistrati per gruppo. Nello specifico, gli studenti del percorso dieci “Mario Piccolino”, ovvero quelli del Liceo Socrate di Roma e dell’ IIS Bragaglia di Frosinone, si sono confrontati con il “Piccolo atlante geografico della corruzione” misurandosi, dunque, con un altro fenomeno deleterio e diffuso per cui un soggetto, in cambio di denaro oppure di altre utilità e/o vantaggi, agisce contro i propri doveri ed obblighi.

L’evento, ricco di tavole rotonde, percorsi segreti, concerti, e mostre, facendo incontrare magistrati, studenti, professori, avvocati, amministrativi e personaggi dello spettacolo, ha registrato lapresenza di autorità: il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, Stefania Giannini, il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Commissario Prefettizio del Comune di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca.

Al termine della giornata numerosi artisti di fama nazionale si sono alternati su un palco montato sul piazzale antistante il Tribunale penale per un concerto seguitissimo fino alla fine. Tra gli artisti e personaggi televisivi si sono alternati: Carlo Verdone, Milena Gabanelli, Marco Travaglio, Alberto Angela, Laura Morante, Fabrizio Frizzi, Claudio Santamaria, Ascanio Celestini, Paola Cortellesi, Fabrizio Moro, Ambra Angiolini, Max Pezzali, Alessandra Amoroso, Renato Zero e tanti altri.

“Un bell’esempio di sinergia per perseguire un interesse comune: far amare la legalità perché solo agendo nella legalità potremo essere uomini e donne libere“, ha commentato la Delegata alla Legalità del Comune di Formia, Patrizia Menanno, che ha partecipato alla “Notte della legalità” in veste di tutor per il percorso numero otto, intitolato ” Ilaria Alpi” per la trattazione di due argomenti altrettanto importanti, quali: “Separazione e minori: figli sereni di amori smarriti” e “Violenza di genere: e ve lo vojo dì che so’ stato io”.

Sembra essere stato centrato l’obiettivo della giunta ANM di Roma e del Distretto del Lazio di divulgare la legalità nelle scuole ed aprirsi poi all’intera società, come più volte si è augurato Giacomo Ebner, presidente del comitato organizzatore dell’evento.  D’altro canto la scelta del nome della vittima formiana, per tutti i concittadini semplicemente Mario, è stata l’inanellamento di un nuovo evento dedicato ( in questo caso anche) alla sua memoria, come succede ormai da quasi dodici mesi, come è successo solo qualche giorno fa, lo scorso 25 aprile sotto casa sua, ad opera di Maurizio Stammati ed altri suoi amici. Perchè il senso di giustizia di un “Villaggio Libero”, quello contenuto nel suo cuore, non muore per mano di un assassino. 


INSIEME CON UN’IMMAGINE DI MARIO  PIENO DI VITA E CON IL SUO SORRISO GIOVANILE RIPROPONGO L’ARTICOLO SCRITTO RECENTEMENTE DA SANDRO BARTOLOMEO SU LAZIO SUD. MARIO FIORI

UNA PAGINA, QUELLA DI SANDRO BARTOLOMEO, SINDACO DI FORMIA, CHE BISOGNA RILEGGERE SOPRATTUTTO ORA CHE UNA SENTENZA, SCIAGURATAMENTE MITE, E’ STATA EMESSA DA UNA GIUDICE DI CASSINO CONTRO UN FREDDO E VILE ASSASSINO, UN INDIVIDUO CONOSCIUTO A FORMIA PER LA SUA VIOLENZA E IL SUO CULTO SPREGIUDICATO DELLE ARMI, CHE HA UCCISO UN AVVOCATO NEL SUO STUDIO, UN AVVOCATO IL QUALE AVEVA LOTTATO CONTRO UN EPISODIO DI MALAGIUSTIZIA CONSUMATOSI, COME TANTI ALTRI, NEGLI ANNI SCORSI NELLA PRETURA DI GAETA.

MARCO PICCOLINO

 

Bartolomeo-Mario-da-Lazio-Sud-n.-8-2016

 

PERCHE’ SIA CHIARO CHE DEFINIRE “SCIAGURATAMENTE MITE” LA SENTENZA PRONUNCIATA DALLA GIUDICE DI CASSINO (E CHE CERTAMENTE SARA’ STATA ACCOLTA CON SODDISFAZIONE DAI POTERI FORTI DELLA MALAVITA ORGANIZZATA E DEI SUOI FAVOREGGIATORI POLITICI) NON E’ L’EFFETTO DI UN IMPULSO EMOTIVO MA  LA CONSEGUENZA DI UNA RIFLESSIONE MEDITATA RIPRENDO, QUI SOTTO IN ROSSO, LE PAROLE PRONUNCIATE DA UN CRIMINOLOGO, CARMELO LAVORINO, DURANTE UN’INTERVISTA RILASCIATA AL SITO GOLFO TV:


“Appare originale e pericoloso che un omicidio premeditato venga punito con 20 anni di reclusione e non con 30, visto che il rito è stato del tipo abbreviato (quindi sconto di 1/3 della pena e in caso di condanna all’ergastolo 30 anni di reclusione)”. […] “Senza ombra di dubbio trattasi di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione, difatti, l’assassino è uscito di casa armato di pistola, ha percorso una trentina di km in macchina con il forte convincimento di sparare alla vittima al centro della fronte, ha cullato e ruminato il crimine in anni di odio freddo, di vissuti rancore e vendetta, ha studiato il piano omicida e lo ha messo in pratica con calma e precisione”.

A questo punto il criminologo pone delle domande:

“Perché non gli hanno dato 30 anni di reclusione?

Vale così poco una vita umana?

È un omicidio ideato, organizzato, previsto, stabilito e attuato in modo meticoloso e freddo…o no?

Quali saranno mai le attenuanti?

Quale messaggio è stato lanciato ai soggetti vendicativi, aggressivi, violenti ed astuti?”



 

Da Maurizio Stammati per il 25 Aprile 2016


#25Aprile – Una canzone per Mario Piccolino

momenti di poesia e musica sulla Resistenza.
una iniziativa senza pretese spettacolari ma solo per stare insieme

nel giorno che lo vedeva sempre insieme a noi nelle nostre iniziative sul 25 aprile …


 

Tra le varie e spontanee dimostrazioni di affetto, di stima e di condivisione “ gli amici di Mario Piccolino” hanno voluto incontrarsi, il 25 aprile,  a Formia in via della Conca  e sotto le finestre della casa di Mario, hanno voluto ricordare un amico, un uomo onesto, coraggioso, altruista….  un uomo  essenzialmente libero e purtroppo vittima di incivile violenza.

Con la lettura di poesie, di brani, con musica e canti legati alla Resistenza, periodo molto caro a Mario, gli amici lo hanno salutato e dato appuntamento al prossimo 25 aprile.

A nostro avviso dovendo fissare un anniversario in ricordo di Mario, questo non può che essere il 25 aprile, data  importante  che ha cambiato la nostra vita.

Ciao Mario, ci ritroveremo l’anno prossimo, sempre più numerosi, determinati e uniti nell’associazione “ Gli amici di Mario Piccolino”

Mina Piccolino



 

Mario d_altri tempi___

QUESTA PAGINA E’ DEDICATA A

MARIO PICCOLINO

L’AVVOCATO E BLOGGER

(MA ANCHE ARTISTA DALLE MOLTE ESPRESSIONI)

LA CUI VITA E’ STATA STRONCATA 

IN MODO TRAGICO IL 29 MAGGIO 2015

 

Mario Piccolino era mio fratello. Il rapporto con lui è stato quasi sempre molto difficile per me.  Mario era certamente un personaggio complesso, dalle doti straordinarie ma dal carattere e dall’esistenza inquieta e spesso fonte di dolore per lui e gli altri. La sua scomparsa ha però lasciato in me, e in molti di quelli che lo hanno conosciuto, un grande vuoto.

Alcuni di quelli che sentono la sua mancanza stanno pensando a iniziative per mantenere la sua memoria (e in effetti alcuni eventi hanno già iniziato a svilupparsi, si veda per esempio il bellissimo video di Ruben Marciano su Youtube, la recensione relativa e le iniziative del Centro Koiné di Formia) . Io inizio qui raccogliendo per ora alcune delle immagini  di Mario, soprattutto quelle degli “anni verdi”, che hanno uno straordinario potere di farci rivivere un mondo ormai lontano in cui la giovinezza ci appariva come una forza prorompente (come quella di un latte macchiato bevuto con un sorriso in bocca alla Triestina d’altri tempi). Alcune di queste immagini le ho avute da amici, altre le conservavo io, altre le ho trovate sul sito di freevillage. Chiedo a tutti quelli che incontreranno nelle loro ricerche questa pagina web di inviarmi altre foto antiche di Mario di aiutarmi a ricostruire le persone che vi appaiono, e anche le circostanze in cui furono scattate.*

Dinanzi alla violenza assassina che ha tentato di annientare l’esistenza di Mario (come dinanzi ad altre violenze che nel corso della storia hanno voluto a volte sradicare intere comunità umane), la sola forza non violenta che rimane all’umanità fragile è la forza del ricordo.

PRIMA DI GUARDARE LE FOTO DI MARIO (O IN QUALCHE MODO A LUI CONNESSE) VI PREGHEREI DI LEGGERE IL RICORDO DI MARIO SCRITTO ALL’INDOMANI DELLA SUA MORTE DA SIMONE PANGIA, E RIPRESO IL 9 FEBBRAIO NEL CORSO DI UNA CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE TENUTASI A SELVACAVA, IL PAESINO DEGLI AURUNCI DOVE MARIO HA PASSATO GLI ANNI DELLA FANCIULLEZZA E DOVE ORA RIPOSA

Per leggere il ricordo di Mario scritto da Simone Pangia clicca qui

la cerimonia è rievocata in un testo scritto dalla cugina Mina Piccolino che si può leggere cliccando qui



CLICCA QUI PER VISUALIZZARE LA NUOVA GALLERIA DOVE  APPAIONO  GIORNO PER GIORNO NUOVE FOTO E IMMAGINI DELLE OPERE DI MARIO

per andare alla Galleria  Antica con le foto e immagini di opere di Mario già pubblicate

per visualizzare una pagina con links a video di… su.. o per Mario, clicca qui

 




Per comunicare con me, oltre che attraverso i Commenti al blog in basso, potete inviare una mail a questo indirizzo:     piccolino.marco@gmail.com

SE QUALCUNO CHE APPARE NELLE IMMAGINI PUBBLICATE PENSA CHE LA COSA VIOLI LA SUA PRIVACY, ME LO COMUNICHI PER FAVORE. TOGLIERO’ L’IMMAGINE DAL SITO.

Alcune immagini sono riprese dal sito “Trivio amici”

PER ANDARE ALLA HOME PAGE DI MARCO PICCOLINO CLICCA QUI

 

15 thoughts on “Mario Piccolino

  1. Silvio Lucchi

    Venne al mio concerto di solidarietà al Remigio Paone. Restò per tutta la serata sul palco a fare foto… Gironzolava di qua e di là sul palco perfettamente a suo agio. A qualcuno del pubblico la cosa infastidì e non ne ho mai capito il motivo. A noi lì sopra non ne diede e anzi ci fece piacere… Era talmente a suo agio che a un certo punto a scena aperta bevve dalla mia bottiglietta dell’acqua, unico conforto alla mia salivazione pressocché azzerata dall’emozione. Ah ah ah grande Mario, uomo, artista e professionista di spessore. A me manca. Punto.

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    1. Pic Post author

      Grazie Silvio per queste tue belle parole… Mario era proprio così, dava fastidio a molti e molti invece lo amavano… a proposito della sua compulsione fotografica e della sua “insolenza” sui palchi nelle occasioni di eventi e spettacoli, un amico ha detto recentemente che a volte anche quelli che sembravano infastiditi dalla sua macchina fotografica allungavano il collo per farsi riprendere al momento dello scatto fotografico

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    1. Pic Post author

      Grazie Riccardo… per me, oltre a essere una ripresa del legame con Mario, lo è anche – attravreso di voi – per Formia, una città dalla quale manco da anni e in cui affondano le mie radici

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  2. Bruno Marricco

    Se ho pubblicato due libri che parlano di due “momenti” cruciali della Nostra Storia d’Italia, il primo “PIETRO GAROFALO”, Il Brigante di Selvacava, protagonista, durante la Guerra per l’Unità d’Italia, tra Piemontesi e Borboni, di episodi storici, drammatici, dimostrando che anche durante i conflitti più feroci può esserci spazio per comportamenti di giustizia, umanità, solidarietà; il secondo, “QUANDO IL GIORNO FINISCE ALL’ALBA”, che parla della seconda Guerra Mondiale, in particolare degli otto mesi dell’ occupazione tedesca, in piena linea Gustav e della drammatica liberazione da parte delle famigerate truppe di Juin (marocchine), tutto questo io lo devo proprio a Mario che mi esortava in continuazione, pubblicando altri miei “Reportages” e poesie. Inoltre non è mai mancato nelle “prime” delle due Compagnie Teatrali in cui mi esibisco, “IL SETACCIO” e “IL LABORATORIO TEATRALE ” dell’Università del Golfo. e in tante altre esibizioni per beneficenza.
    “Mario, una corteccia burbera ed un cuore d’oro”. L’affetto e la stima per lui non svanirà nel tempo.

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    1. Pic Post author

      Grazie Bruno, so che sei stato sempre vicino a Mario… io i tuoi libri li sto leggendo con attenzione, anche per ritrovare il contatto con le nostre terre e le loro persone, forti e oneste… la storia e il ricordo sono importanti, e una persona come te, che ha vissuto momenti tragici e anche tempi che ora sembrano totalmente lontani, fa un’opera meritoria a scrivere e a impedire così che, insieme ai ricordi “… tutti quei momenti vadano perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia” …

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  3. Michele Ferorelli

    Egregio Professor Piccolino

    mi chiamo Michele Ferorelli ( ho avuto con Lei un breve scambio di email riguardanti Suo fratello) . Ho conosciuto Mario in occasione della campagna contro l’arrivo nella discarica di Penitro dei rifiuti tossici di Bagnoli. In quel periodo eravamo impegnati, insieme ad altri utenti del sito Telefree.it, a condurre quella campagna in difesa della salute del nostro territorio.

    Il carattere battagliero di Mario fece rompere, più volte, i suoi rapporti con i proprietari di Telefree e le cose finirono addirittura in Tribunale. Naturalmente Mario fo “bannato” da quel sito e fondò Freevillage che dopo qualche mese era diventato lo spauracchio della classe dirigente di Formia. Sono certo che lei è al corrente di tutto ciò ma vorrei sottoporle una “news” che dedicai a Mario su Telefree in occasione di una sua fuoriuscita da Telefree a causa di una delle tante dispute che aveva ingaggiato con i proprietari di quel sito.

    Mi intromisi in quelle dispute per portarvi pace ma mi fu “consigliato” di lasciar perdere e di non intromettermi in quanto io, essendo giunto solo nel 2003 a Formia, ero certamente all’oscuro di tanti eventi.

    Visto che il mio arbitraggio non era gradito, dopo poco abbandonai anch’io quel portale ed iniziai una proficua collaborazione, con molteplici nick-names, col portale di Mario fino a che, dal 2009, disturbi alla vista con conseguente operazione e perdita di un occhio mi hanno costretto a rinunciare all’uso del pc che ora, per altri problemi di salute, utilizzo in modo molto ridotto.

    Mi scuso del lungo prologo dei cui contenuti Lei è certamente al corrente.

    Quella “news” dedicata a Mario fu da me scritta in tutta sincerità anche se negli anni di collaborazione con lui sono stato il suo “grillo parlante”, la voce rimproverante della sua coscienza.

    Il profilo da me tracciato in quelle righe rispecchia il mio giudizio che ho avuto ed ho su Mario. Lui rispettava le tirate di orecchie che gli facevo ed io l’ho rispettato come uomo fuori della banalità e della normalità.

    Ecco, Professore, tenevo tanto a farglielo sapere.

    Sinceramente,

    Michele Ferorelli

    Nel commento seguente, la news “Fermi, Lettera ad un Anarchico” datata 31 Gennaio 2006

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  4. Michele Ferorelli

    martedì 31 gennaio 2006
    Lettera semiaperta ad un artista anarchico
    Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi, per lei, vita rifiuta.

    Formia: Caro Mario, ti ho conosciuto una sera di settembre del 2005 durante la campagna per fermare i rifiuti di Bagnoli.

    La prima impressione che percepii, fu quella di un casinista, rumoroso e disattento.

    Con il passare del tempo ho avuto modo di conoscerti meglio e, quel senso di ripulsa che avevo provato in un primo tempo verso di te, si è andato mano a mano trasformando in amicizia, ammirazione ed anche orgoglio.

    Il tuo modo chiassoso, burbero ed ironico di comportarti nei confronti della gente, non è altro che uno paravento dietro il quale ho potuto scoprire un Uomo con qualità eccezionali.

    L’amore, il rispetto, l’intelligenza, la cultura, la assoluta idiosincrasia ad ogni tipo di regole o leggi, fanno di te uno spirito libero, uno spirito anarchico, un vero Artista.

    La tua ironia con cui hai impregnato i tuoi scritti, la tua assoluta avversità ad ogni tipo di censura, il trattare argomenti che hanno lasciati perplessi noi utenti e, spesso, in contrasto tra noi, l’esiguità di commenti ad alcune tue news, che hanno raggiunto rapidamente le cinque stelle per i tanti accessi effettuati per leggerle, hanno fatto di te un Personaggio che oggi, TeleFree, non può permettersi di perdere.

    Mi sento orgoglioso di averti conosciuto. Una personalità completa, complessa e pulita, come la tua, è una cosa rara ed è arricchente per chi abbia la fortuna di incrociarla nella vita.

    Amando anch’io la libertà di spirito e di pensiero, non mi permetto assolutamente di chiederti di tornare sul portale.

    Sappi, però, che la tua assenza creerà un vuoto immenso tra noi utenti.

    Non devi dimenticare, inoltre, che sei il faro per i giovani autori e non solo per loro.

    Ad maiora.

    Michele Ferorelli

    PS: l’originale della “news” inviata da Michele Ferorelli può essere visualizzato all’indirizzo: http://marcopiccolino.org/Rivista/Fermi_Letteraadunanarchico.pdf

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  5. Bruno Marricco

    Caro Mario, sono passati dieci mesi da quel triste giorno, ma a me sembra ieri. Un altro evento luttuoso ha colpito un altro mio amico, ed è tornato pungente il tuo ricordo, perché i due tristi eventi sono legati da un “filo” comune: Quest’altro amico, Gabriele Angelini, di Castro dei Volsci, cittadina ciociara legata da Gemellaggio ad Ausonia, aveva organizzato quel maledetto giorno, 29 Maggio 2015, la presentazione del mio secondo libro, nella citata cittadina, invitando a presiedere, in veste di Relatore, il Prof. Marcello Carlino, docente di Letteratura Moderna all’Università “LA SAPIENZA” , l’evento, poi interrotto e annullato per mia volontà, appena venuto a conoscenza della ferale notizia. In quest’altro triste evento ho incontrato diverse persone, presenti dieci mesi fa, commentando quell’episodio. Riposate in pace, amici miei!

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  6. libero di Freevillage

    Gentile a modo suo professore marco, lei ha parlato ai funerali di suo fratello dipingendo se stesso e le sue sicuramente encomiabili imprese scientifiche.
    Dimenticava però che quel quattro di Giugno le onorificenze sarebbero dovute arrivare soltanto a lui (l’avvocato nostro) e non a lei oppure all’accorato sindaco che si distraeva sui problemi di Formia invece di voler condividere un momento di dolore che lascia senza respiro.
    Mi spiace se le sembro crudo nel dirglielo ma lei, suo fratello se lo era dimenticato e magari penso a male se considero il suo riavvicinamento post mortem, un motivo in più per pubblicizzare il suo ego, caro professore.
    P.S. Le chiedo di mostrare la stessa rettitudine e onestà intellettuale di suo fratello che censurava soltanto chi bestemmiava.
    I miei saluti a lei, fratello del mio mentore.

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    1. Pic Post author

      Non censuro in alcun modo quello che lei ha scritto e posso dire senza “mezzucci” che ho molti rimpianti per mio fratello, per non averlo saputo capire fino in fondo e aiutare (sebbene abbia cercato di farlo come sa chi conosce nel profondo i miei rapporti con lui). Quello che sinceramente non posso capire è da dove lei ha derivato l’affermazione «professore marco, lei ha parlato ai funerali di suo fratello dipingendo se stesso e le sue sicuramente encomiabili imprese scientifiche». Il mio discorso è stato messo su Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=X_lodVWr0UQ). Lo puo’ riascoltare anche lei come lo ho fatto io mentre scrivo questa risposta. La citazione di Giuseppe Moruzzi non serviva certo ad autopromuovermi, ma era intesa solo a ritrovare motivi di speranza in un momento di sconforto come quello provocato dalla morte di Mario. Ovviamente ognuno può giudicare le cose nel modo che vuole, anche distorcendole, ma questo riguarda solo la sua coscienza.
      Marco Piccolino

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  7. libero di Freevillage

    Ahahahaah L’avvocato Piccolino non avrebbe mai adoperato certi mezzucci: ” Your comment is awating moderation”.

    Se vuole le racconto dell’onestà intellettuale di suo fratello.

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  8. Bruno Marricco

    Sabato 9 aprile 2016 s’è tenuto l’incontro col Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, presso la sede del Koine’ Salotto Culturale per organizzare un evento commemorativo in occasione dell’anniversario della morte di Mario Piccolino. Ha partecipato un nutrito gruppo di amici di Mario, tutti interessati alla iniziativa, affinché resti sempre vivo nel cuore di quanti gli sono stati amici e nella memoria di quanti lo hanno conosciuto. E’ stata espressa la comune volontà di esporre in “luogo idoneo” il ricco materiale di inestimabile interesse artistico/culturale, affinché tutti possano “godere” della sua arte e conoscere quale “genio” vivesse in quello che appariva un “rude” personaggio, dal cuore mite: non a caso, lo scrivente, che conosceva bene Mario, in occasione del tragico evento di qualche anno fa, lo definì “Genio e sregolatezza”, come sono sempre stati i grandi artisti. Presto ci sarà un altro incontro per realizzare il progetto “Fenice”.

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  9. Michele Ferorelli

    Lettera aperta a Mario Piccolino nel primo anniversario del suo assassinio.
    Caro Mario,
    Non credo che tu possa leggere o immaginare ciò che sto per scriverti per il semplice fatto che non hai la possibilità di farlo in quanto l’aldilà luogo sconosciuto che è usato come promessa o come minaccia, non esiste.
    Tra un paio di giorni cade il primo anniversario della fine della tua travagliata ed intensa vita, fine sancita da una mano assassina.
    Con questa lettera aperta, sullo stile di quelle che tu indirizzavi alle persone “importanti” facendo conoscere contemporaneamente alla gente il tuo punto di vista, voglio farti sapere che ti sei perso uno spettacolo, quello andato in scena dopo la tua morte a cui, conoscendoti bene, non avresti mai rinunciato ad assistervi per nessun motivo.
    Forse è stato meglio così. La tua presenza non avrebbe fatto partecipare tutta quella bella gente per timore delle tue appropriate invettive.
    Sapessi post-mortem che sciame di “amici” ti sei trovato e tu non lo sapevi.
    Ti ricordi del Magistrato Falcone ucciso da qualcuno per mano della mafia?
    Anch’egli, in vita, fu osteggiato da una folta frangia dei suoi colleghi e dal partito dei politically correct, quelli, per intenderci, con il ditino moralista sempre alzato e con la puzza sotto il naso.
    Sapessi post-mortem che sciame di “amici” si è trovato e lui non lo sapeva.
    Non puoi certo saperlo, ma in questi giorni è morto per un tumore il radicale Marco Pannella, l’unico Politico italiano che ha fatto fare all’Italia un paio di passi verso la Civiltà Occidentale.
    Osteggiato in vita dal Vaticano, ha festeggiato ogni anno l’anniversario della Breccia di Porta Pia, ha posto il divorzio ad un livello raggiungibile da chiunque, ha obbligato il Parlamento ad approvare l’aborto, sottraendo così alle “mammane” migliaia di donne le quali, costrette da varie ragioni, abortivano senza igiene e sicurezza e a grave rischio delle loro vite.
    La Rai aveva avuto ordine di non ospitarlo nelle sue pur numerose trasmissioni e la gran parte dei partiti politici lo dileggiavano, l’offendevano, lo ostacolavano. Ma ora è morto. Fine.
    Sapessi post-mortem che sciame di “amici” si è trovato e lui non lo sapeva.
    Ho letto, ma tu non puoi saperlo, che hanno inserito il tuo nome nella lista di un convegno sulla mafia e la legalità.
    Il tuo nome, il tuo assassinio possono risultare utili per la conoscenza della lotta alla criminalità.
    Per me, invece, dovresti essere inserito nella lista dei personaggi messi sull’altare degli “amici post-mortem” insieme ai Falcone ed ai Pannella.
    Sarebbe quella una giusta collocazione.
    Formia, 27 maggio 2016

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  10. Michele Ferorelli

    Lettera ad un Artista Anarchico Assassinato,
    Caro Mario,
    tra qualche giorno cade il secondo anniversario del tuo assassinio, e poiché ora fai parte dell’Olimpo Formiano per cui riceverai i molteplici onori che un tale rango richiede, per poter trovare un piccolo spazio anch’io, desidero anticiparti il mio saluto ricordandoti un aneddoto che contraddistingue e sottolinea il tuo poliedrico carattere.
    La settimana scorsa, “navigando” in internet, mi sono imbattuto nella immagine che ho pubblicato che mi ha riportato alla mente un episodio che solo una persona come te poteva compiere.
    Ero ricoverato in ospedale per una operazione che mi ha lasciato una lunga cicatrice verticale sulla parte anteriore del corpo che non mi consentiva di fare molti movimenti e soprattutto di dare quello scatto di reni necessario a potermi sedere o scendere dal letto di degenza. Il movimento per cambiare posizione, per me, poteva avere serie conseguenze, perciò molto pericoloso e rischiavo di danneggiare la ferita ricucita.
    Avevo già chiesto agli infermieri di poter avere quell’accessorio a forma di triangolo, che si vede in foto e di cui i letti di degenza del nostro ospedale erano in quei giorni sprovvisti, accessorio che consente ad un degente di aiutarsi per poter cambiare posizione da quella supina a quella assisa. Ma senza alcuna soluzione.
    Una domenica mattina, preannunciato dalla voce possente e tonante proveniente dal corridoio, apparisti tu, Mario, che venisti a farmi visita, portando con te, per mia moglie, un pranzo confezionato, affinché non dovesse allontanarsi dal mio capezzale. Che pensiero. Te ne sono ancora grato.
    Ti chiesi di Freevillage, dove, a causa del mio ricovero, non potevo postare nulla, e tra le varie cose, ti feci presente il mio disagio dovuto alla mancanza di quel “triangolo”.
    In quel frangente, per loro sfortuna, si presentarono due Dame che offrivano la loro assistenza morale ai ricoverati. Poverine, furono apostrofate con il tuo tipico modo aggressivo utilizzato per intimorire chi ti stava di fronte, e le “invitasti”, si fa per dire, ad andare subito a cercare quell’accessorio mancante al letto di degenza.
    Le poverine, spaventate, farfugliando qualcosa si allontanarono di corsa, ed al loro ritorno, molto timidamente, si scusarono di non aver trovato nulla. E scomparvero velocemente.
    Al che, con la tua voce tonante, non proprio adatta ad un nosocomio, partisti, lancia in resta, ritornando poco dopo, con l’accessorio che poi mi aiutò moltissimo dei giorni della mia degenza.
    Te ne fui immensamente grato.
    Questo ricordo lo dedico a te.
    Buon Viaggio

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